Summer School, San Gimignano 2008
La natura e l’anima del mondo - Le frontiere della globalizzazione
Peccioli, giugno 2008
Etiche della globalizzazione - I confini della natura
Nel seguito, le prime anticipazioni.
La globalizzazione può essere descritta in quanto fenomeno empirico che comporta l’espansione del mercato mondiale delle merci, delle persone e delle idee, in un movimento che produce nuove disuguaglianze e rapporti di potere, sfida i limiti della natura, minaccia i valori, le culture, l’etica tradizionale.
In un’altra ottica la globalizzazione può essere descritta in quanto “discorso performativo” che trasforma in realtà ciò che esso enuncia: fa apparire vero e giusto ciò che è appartiene alla sua logica, inducendo comportamenti e credenze conformi e de-legittimando le alternative. In questa prospettiva i termini si invertono: la globalizzazione e i suoi effetti appaiono come ciò che, nel bene e nel male, è nell’ordine naturale delle cose perché sviluppo inevitabile dell’economia e delle società, mentre ciò che le si oppone appare insensato, reazionario, contro-natura.
I due approcci non si escludono e andrebbero integrati, anche se ciascuno richiede competenze specifiche per essere affrontato in forma non solo polemica.
La proposta è quindi, in considerazione del diverso carattere dei due eventi in programma, di focalizzare l’attenzione sulla prima prospettiva – conseguenze empiriche e risposte concrete alla globalizzazione – nel convegno di Peccioli e di centrare l’attenzione sulla seconda – retoriche della globalizzazione (e no-global) – nella Summer School di San Gimignano.
Elemento comune ai due eventi sarà l’attenzione sulla dimensione etica. L’assuefazione alle conseguenze empiriche della globalizzazione e all’ordine del discorso dominante, produce, infatti, un nuovo senso comune, generatore di prospettive e conflitti morali, che possono essere analizzati nei loro caratteri positivi e negativi.